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lunedì 6 aprile 2020

LETTERA APERTA DI UN DIPENDENTE DEL DEPOSITO DI FIUMICINO

Abbiamo ricevuto una mail di un operatore logistico di Fiumicino che pubblichiamo integralmente: Buongiorno a tutti. Ultime notizie dal deposito di Fiumicino... Alcuni operai di una ditta esterna stanno togliendo gli scaffali e di questo passo entro la settimana finiranno con anticipo rispetto alla scadenza del contratto di affitto del deposito. Per gli uffici: I ragazzi della cooperativa (ne sono rimasti una decina) stanno mettendo i cartoni con i documenti sma /auchan/margherita su alcune pedane, per inviarle non sappiamo dove. La Ceva sta facendo la stessa cosa. Alcuni operai stanno girando per gli uffici dividendo (su carta) i mobili fra quelli di ceva e quelli di margherita oltre a valutare quelli da smontare e da portare via. Sempre gli stessi operai, controllano lo stato delle pareti per tinteggiare tutti gli uffici, oltre agli impianti elettrici. E fino a qui nulla di strano, il deposito è in chiusura e lo sapevamo... L'anomalia? A noi dipendenti margherita non hanno detto nulla, se non la data di scadenza dell'affitto delle mura (30 Aprile). Ad oggi non sappiamo nulla del nostro futuro, se saremo ricollocati,messi in CIG, trasferiti ad altro deposito... Anche perché il nostro lavoro non è morto, è stato passato (o lo sarà a breve) ad altre persone, in altri depositi.. Depositi che sono in affanno, visto che il lavoro è aumentato considerevolmente (a roma sono rimasti 13 mercati sotto insegna simply). E la nostra professionalità? Probabilmente all'azienda non interessa, come non interessa la nostra fine: Siamo esuberi, una spesa inutile, da mandare a casa, magari con incentivo per poter dire che lei (l'azienda) non ha licenziato nessuno. Io non deciderò se prendere l'incentivo o andare in cassa integrazione, è l'azienda che dovrà prendere una decisione, io voglio lavorare, come fatto fino ad ora.... Detto questo... Auguro a tutti i colleghi un in bocca al lupo, sperando che questo periodo buio passi presto...